Dario Ghibaudo - Sculture da Viaggio

Sculture da Viaggio, Dario Ghibaudo, Galleria Rossana Orlandi – October 2016

Esseri imprigionati in teche in legno e vetro strette nell’abbraccio di una cintura di cuoio che termina, in alto, con una maniglia. Ecco il titolo: “Sculture da viaggio”.
Esseri mutanti, silenziosi e immobili, modellati in porcellana fine, creature fragili che non fanno alcuna concessione all’osservatore, solo barriere trasparenti, distacco coscienzioso, livelli di lettura e bellezza. Un moto immobile nella sensazione di cogliere un movimento. Tutto è visionario e un po’ folle, come l’autore.
Le opere sono state esposte fino al 26 Ottobre 2016 nei locali della Galleria Rossana Orlandi.

L’Artista

Dario Ghibaudo nasce a Cuneo, dove finisce la Pianura Padana e le Alpi marittime creano il naturale confine con la Francia. Intorno agli anni Ottanta del secolo scorso, tanto per rendere l’idea della sua età, si trasferisce a Milano per dedicarsi con tutto il cuore all’arte, cosa che ha in effetti fatto e continua a fare. Può essere definito uno scultore e probabilmente lo è: preferiva manipolare materiali artificiali, resine poliuretaniche, silicone e cose così, la chimica insomma, ma da qualche anno predilige modellare argilla bianca e porcellana. Ama scolpire personalmente pietra e marmo. Ha anche fatto parte di un pugno di artisti che anni or sono hanno dato vita al “Concettualismo Ironico Italiano”, un movimento che si è agitato parecchio in Germania. Continua inesorabilmente a fare progetti e a realizzarli, per cui, tutto sommato non è per nulla cambiato. E’ possibile trovare in qualche libreria: “Guida al Museo di Storia Innaturale” edita da Allemandi & C che mostra buona parte del suo lavoro oppure, volendo, si può visitare il sito www.museodistoriainnaturale.com. Dal 1992 lavora al progetto del Museo di Storia Innaturale, una sorta di WunderKammer, all’interno della quale inserisce di volta in volta il risultato di ogni ricerca artistica. Il Museo è suddiviso per grandi argomenti quali Antropologia, Entomologia, Esemplari rari, Botanica, Etnologia, ecc. e conta attualmente XXII Sale. Una sezione particolare del Museo riguarda i Nasi d’Artista, un progetto che al momento conta una settantina di esemplari tra cui il calco del naso di Andres Serrano, Orlan, Arnaldo Pomodoro, Enrico Baj, Piero Gilardi, Mario Isgrò.